Uno dei problemi più quotati in astrofotografia si verifica proprio al termine dell'avventura, in fase di elaborazione, quando si esegue lo stacking e successivamente quando si lavora di cosmetica e amplificazione dei dettagli. Se non stiamo lavorando su immagini Narrow\-band, realizzate per chi mastica meno di astrofotografia, con appositi filtri a banda stretta che 'isolano' bande strettissime dello spettro, annullando gli effetti dell'inquinamento luminoso, prediligendo il dettaglio per banda del soggetto, ma perdendone il colore naturale nell'immagine finale. Nel nostro caso invece, la foto va eseguita il più possibile da cieli non molto intaccati dall'inquinamento luminoso cittadino, al limite ove questo è ancora un poco invadente è possibile utilizzare dei filtri leggeri chiamati CLS che tagliano "leggermente" la banda spettrale della foto cercando di eliminare i fastidiosi gradienti di inquinamento causati quando l'oggetto non è abbastanza alto per sfuggire all'alone di inquinamento luminoso. Nel caso non si utilizzi un filtro CLS il colore è il più possibile fedele mentre si deve sapere che seppur minimo l'effetto del CLS produce una lieve sbavatura sullo spettro che il più delle volte comunque è possibile mitigare / far sparire del tutto, giocando con le impostazioni del software di stacking prima, e di post\-produzione poi, che variano il nostro istogramma di modo che non ci siano colori "predominanti", ma ogni micro variazione, genera una dominante che va mitigata, variando gli altri colori dello spettro RGB in istogramma. Come facciamo a sapere l'impostazione corretta per avere un bilanciamento di colore corretto? Beh, la risposta è semplice, se parliamo di immagini RGB senza filtri stretti (al limite un CLS), è quando le stelle nel campo, sono alcune Gialle ed alcune Blù ed il fondo cielo ove non sono presenti nebulosità è il più possibile nero neutro. Non è facilissimo per varie ragioni anche ambientali ottenere un'immagine post\-stacking perfettamente bilanciata, tuttavia è possibile "sistemarla" in fase di post\-produzione finale. i software free e commerciali più comuni che permettono lo stacking sono: DeepskyStacker e Pixinsight, quelli di post\-produzione, star\-tools, lo stesso Pixinsight, e software di fotoritocco come Adobe Photoshop e l'opensource GIMP. Per rendere meglio l'idea, ecco alcuni esempi, dove la prima versione del file elaborato, forse con troppa enfasi, ha i colori non corretti, e accanto la versione ricalibrata correttamente. a25abea0171b76db4f9b6933d538e1cb.1824x0\_q100\_watermark\_watermark\_opacity\-13\_watermark\_position\-1\_watermark\_text\-Copyright xamad NGC7023 \- Nebulosa IRIS, il fondo cielo presenta una lieve dominante violacea b21f9ad014e682bc3eba13ac5b2fd182\.1824x0\_q100\_watermark\_watermark\_opacity\-13\_watermark\_position\-1\_watermark\_text\-Copyright xamad Nella seconda elaborazione l'immagine è stata corretta ottenendo il fondo cielo neutro, dopo quest'operazione anche la nebulosità scura della nebulosa risulta più netta bf5f5efc6e401e430e197dc4fcf53c41\.1824x0\_q100\_watermark\_watermark\_opacity\-13\_watermark\_position\-3\_watermark\_text\-Copyright xamad anche in questo secondo caso, sistemando la il colore del fondo cielo automaticamente sono più nette le varietà di colori e di nebulosità nel campo fotografato 83aaf3e42e6721e3b062e8a868d4c88b.1824x0\_q100\_watermark\_watermark\_opacity\-12\_watermark\_position\-6\_watermark\_text\-Copyright xamad M8 \- Nebulosa Laguna, anche in questo scatto vi è una dominante violacea del fondocielo non naturale